QUANDO MORRO’ VOGLIO LE TUE MANI

Quando morrò voglio le tue mani sui miei occhi:
voglio la luce e il frumento delle tue mani amate
passare una volta ancora su di me la loro freschezza,
sentire la soavità che cambiò il mio destino.

Voglio che tu viva mentr'io, addormentato, t'attendo,
voglio che le tue orecchie continuino a udire il vento,
che fiuti l'aroma del mare che amammo uniti
e che continui a calpestare l'arena che calpestammo.

Voglio che ciò che amo continui a esser vivo
e te amai e cantai sopra tutte le cose,
per questo continua a fiorire, fiorita,
perché raggiunga tutto ciò che il mio amore ti ordina,
perché la mia ombra passeggi per la tua chioma,
perché così conoscano la ragione del mio canto

QUANDO MORRO’ VOGLIO LE TUE MANIultima modifica: 2006-10-10T00:38:48+02:00da doctordreamer
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Un pensiero su “QUANDO MORRO’ VOGLIO LE TUE MANI

  1. Ehi cazzone, perchè non dici che è di Pablo Neruda? ti faceva fatica scriverlo? oppure vuoi far credere che è roba tua?

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